Il prelievo forzoso dai conti correnti, una legge elettorale indecente, precariato e licenziamenti, Carlo
Calenda abbiamo imparato a conoscerlo molto bene negli ultimi tempi. Il ministro che ha fatto fallire le migliori aziende e che non ha dato un becco di un quattrino a Roma. L’amichetto di
Matteo Renzi, un altro devastatore seriale.
La nostra città non merita questi personaggi, nulla di personale ma i risultati parlano chiaro e dicono che lui è una catastrofe vivente.
Ricordatevelo perché abbiamo la possibilità di mandarli a spasso tramite il voto nell’urna. Quando andremo a votare non dimentichiamoci dei disastri che hanno provocato, anche sulla pelle dei romani.
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