Con noi ci sono stati certo problemi – ci mancherebbe altro – ma un fallimento come questo era ben lontano. Avrebbero potuto portare avanti il lavoro sulla scorta di quanto fatto dalla precedente amministrazione, ma con loro l’arroganza oggi regna sovrana in Campidoglio.
La prova delle loro responsabilità sta nella lettera di fuoco che ieri l'assessore alla Mobilità, Eugenio Patane ha scritto ad Atac; non ha di certo compatito il Direttore Generale sostenendo la tesi che è colpa di quelli di prima (quello lo fa solo sui giornali), ma ha chiesto conto della disfatta.
Poi per cercare una via di fuga dal disastro provano con gli attentati e il complotto in un modo così goffo che potrebbero far camminare i treni senza corrente: e la mancanza di una scheda elettronica, ed è sparita una lampada che ne permetteva il funzionamento, e le martellate al tornio, e la mancanza di un asse per salire in cima ai treni. Tutte cialtronate diffuse a regola d'arte.
La risposta da parte di Atac è attesa nelle prossime ore, mentre non arriverà purtroppo per i prossimi anni quella che aspettano da tempo i cittadini romani.
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