La scuola è il primo luogo dove si costruisce il futuro dei nostri ragazzi.
Ed è lì che dobbiamo intervenire, con una visione aggiornata e concreta.
Accanto agli sport tradizionali, portare discipline emergenti e urbane nelle scuole significa parlare il linguaggio delle nuove generazioni. Non è una provocazione: è una strategia.
Questi sport coinvolgono ragazze e ragazzi che spesso non si riconoscono nelle discipline classiche, allargando la platea dei praticanti e rendendo lo sport più inclusivo, accessibile e diffuso.
Non è concorrenza, è sinergia.
Le nuove discipline avvicinano i giovani allo sport, generano curiosità, aumentano l’accesso e, alla fine, rafforzano anche le attività tradizionali.
Se uno studente entra a scuola per provare lo skate, ballare la breakdance e poi si avvicina all’atletica o alla pallavolo, abbiamo vinto due volte.