giovedì 16 gennaio 2025

Il porto crocieristico di Fiumicino è un'opera deleteria

Oggi ho protocollato una interrogazione al sindaco Gualtieri affinché stralci il progetto del porto crocieristico di Fiumicino. Proprio così: lo hanno inserito tra i poteri straordinari che il sindaco ha per il Giubileo. Un'infornata di opere deleterie, tra cui l'inceneritore, che con i pellegrini hanno molto poco a che fare. Inoltre il parere positivo del Ministero dell'Ambiente sul progetto del porto crocieristico di Fiumicino non mi convince, perché le numerose prescrizioni ambientali che dovranno essere rispettate durante la fase di progettazione e realizzazione non sono di facile attuazione. In particolare, si richiede di valutare la possibilità di movimentare materiali via mare, inclusi i 'pennelli' frangiflutti, e di progettare un sistema di barriere per la raccolta dei rifiuti galleggianti, con una durata minima di 20 anni. 

Inoltre, si sottolinea la necessità di prevenire la diffusione di piante alloctone invasive tramite l'uso dei mezzi di cantiere. 

Sono d'accordo con i comitati contrari al progetto, come il Comitato Tavoli del Porto, che sollevano preoccupazioni sul fatto che queste prescrizioni non siano facilmente risolvibili. La Regione Lazio e il Comune di Fiumicino sono chiamati a risolvere anche il problema della mobilità, attraverso soluzioni intermodali come linee ferroviarie e vie d'acqua. Inoltre, manca ancora il parere del Ministero della Cultura, che potrebbe risultare negativo a causa delle incompatibilità con il Piano Paesaggistico del Lazio. 

Altri punti critici sollevati dai comitati sono l’inadeguatezza delle infrastrutture esistenti, che non sono sufficienti a supportare l'afflusso previsto di turisti e navi da crociera. Si sottolinea la necessità di potenziare la viabilità e i servizi pubblici per gestire l’aumento del traffico. Le preoccupazioni ambientali riguardano il rischio di compromettere l'ambiente naturale e il paesaggio costiero, con possibili alterazioni all'ecosistema marino e impatti visivi delle strutture portuali sulla costa. Inoltre, i comitati dubitano della compatibilità del progetto con la normativa vigente, in particolare con la legge 84/94 che assegna allo Stato la gestione dei porti commerciali. 

Chiedo urgentemente una verifica approfondita della legittimità del progetto e delle procedure seguite. Infine, temo che la realizzazione del porto possa influire negativamente sulla condizione abitativa locale, con un aumento dei costi e una maggiore pressione sul mercato immobiliare. 

Confido che l'amministrazione risponda ai nostri dubbi e faccia marcia indietro su un progetto che crea molti più problemi di quanti ne risolve.

Nessun commento:

Posta un commento