Lo dica o altrimenti chieda alla regione di fare il suo dovere.
Per questo depositerò una interrogazione urgente e sono pronto ad aiutarlo, ma anche a incatenarmi alla statua di Giulio Cesare nell’aula di Palazzo Senatorio se non arriva la risposta giusta.
Ora vengano in aula a raccontare alla città cosa vogliono fare. Lo facciano subito, entro la fine del mese.
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sabato 23 ottobre 2021
Zingaretti dopo sei anni arriva in Campidoglio
E’ possibile che ora si ricordi delle sue responsabilità per sanare la situazione dei rifiuti e dei cinghiali a Roma. L’ho detto che sarò propositivo e sono anche fiducioso, ma non mi faccio prendere in giro da nessuno.
Io rimango della mia idea, ma siccome sono buono e ho promesso un'opposizione costruttiva, voglio pensare che esista questa benedetta programmazione di cui parla Zingaretti e che Gualtieri ci darà una risposta entro due settimane su dove vuole mettere i rifiuti a Roma.
Vuole fare una discarica nella città eterna?
martedì 2 luglio 2019
Perché Nicola Zingaretti non si occupa della gestione e della pianificazione della rete degli impianti per la raccolta dei rifiuti di Roma?
Trattare i romani in questo modo è vergognoso.
La competenza in tema di rifiuti è esclusiva della Regione Lazio, questo ormai lo sanno anche i bambini.
Dovete sapere che il fabbisogno impiantistico è regolato dalla Regione tramite il Piano dei Rifiuti Regionale che Nicola Zingaretti non aggiorna da anni.
Resta lì, fermo immobile sul tema, mentre se ne va in giro per l’Italia a fare il capo di partito invece di fare il governatore.
Il problema non sono Ama e la raccolta dei rifiuti urbani che potrebbe essere effettuata puntualmente. Il problema è la mancanza degli impianti dove portare i rifiuti. Il problema è, dunque, Zingaretti che non svolge i suoi compiti e andrebbe perciò bocciato, cacciato e mai più votato.
Il problema non sono Ama e la raccolta dei rifiuti urbani che potrebbe essere effettuata puntualmente. Il problema è la mancanza degli impianti dove portare i rifiuti. Il problema è, dunque, Zingaretti che non svolge i suoi compiti e andrebbe perciò bocciato, cacciato e mai più votato.
lunedì 11 marzo 2019
La sanità laziale è allo sbando
Proprio in queste ore ho appreso delle condizioni fatiscenti di un pulmino privo di pedana, con vetri rotti - una vera carretta da rottamare. Per segnalare le problematiche un biglietto attaccato con del nastro adesivo che praticamente ti dice che il portellone potrebbe rimanere nelle tue mani. PAZZESCO.
Pensate che questo pulmino quotidianamente trasporta ragazzi disabili del Decimo Municipio presso un centro specializzato romano. Il servizio è fornito dalla Asl territoriale competente e chi governa la Regione lazio dovrebbe vergognarsi. Ho appena segnalato la vicenda al Ministro della Salute perché sono sempre più convinto che la Sanità laziale deve rimanere commissariata.
Invitiamo quindi il presidente ZINGARETTI ad occuparsi di questi cittadini perché in questo territorio è completamente assente. Zingaretti deve decidere se fare il governatore della REGIONE LAZIO rispettando il suo mandato o se girare per il paese per coordinare il suo partito perché mentre lui fa il segretario noi continueremo a chiedergli il conto ogni minuto specialmente quando la Regione lascia a piedi chi ha più bisogno.
Pensate che questo pulmino quotidianamente trasporta ragazzi disabili del Decimo Municipio presso un centro specializzato romano. Il servizio è fornito dalla Asl territoriale competente e chi governa la Regione lazio dovrebbe vergognarsi. Ho appena segnalato la vicenda al Ministro della Salute perché sono sempre più convinto che la Sanità laziale deve rimanere commissariata.
Invitiamo quindi il presidente ZINGARETTI ad occuparsi di questi cittadini perché in questo territorio è completamente assente. Zingaretti deve decidere se fare il governatore della REGIONE LAZIO rispettando il suo mandato o se girare per il paese per coordinare il suo partito perché mentre lui fa il segretario noi continueremo a chiedergli il conto ogni minuto specialmente quando la Regione lascia a piedi chi ha più bisogno.
lunedì 19 novembre 2018
Nicola Zingaretti è sempre in ritardo
Sentire Nicola Zingaretti che accusa il Governo di impantanarsi sul ciclo dei rifiuti è vergognoso.
Proprio lui che dal 2013 non ha dotato la Regione di un Piano regionale rifiuti. Lui che che è stato sempre assente su questo tema.
Lui che è sempre in ritardo. Chi l'ha visto?
Proprio lui che dal 2013 non ha dotato la Regione di un Piano regionale rifiuti. Lui che che è stato sempre assente su questo tema.
Lui che è sempre in ritardo. Chi l'ha visto?
mercoledì 19 settembre 2018
Zingaretti ha il dovere di vigilare sul corretto operato di Astral S.p.a. sul Ponte della Scafa.
La chiusura senza preavviso del ponte è stata vergognosa.
Perché dopo diversi mesi dal l’esecuzione delle attività di controllo eseguite, l’Astral non è immediatamente intervenuta per segnalare alle amministrazioni interessate la criticità statica del ponte della Scafa?
Perché non sono state verificate le numerose incongruenze che derivano dall’operato di Astral?
E non solo! Cosa sa dirci Zingaretti sulla sicurezza della struttura del viadotto dell’Aeroporto?
Gli esiti dei controlli devono essere resi pubblici! Oggi con un ordine del giorno ho chiesto che si intervenga affinché il presidente della Regione Lazio Zingaretti produca una relazione esaustiva per rispondere a tutti questi interrogativi. Roma sconta in diversi settori l’inerzia della giunta Zingaretti. Devono darsi una mossa!
In questo caso ci sono in ballo la sicurezza dei cittadini e sull’integrità delle strutture. Questo non è un gioco. Basta!
Gli esiti dei controlli devono essere resi pubblici! Oggi con un ordine del giorno ho chiesto che si intervenga affinché il presidente della Regione Lazio Zingaretti produca una relazione esaustiva per rispondere a tutti questi interrogativi. Roma sconta in diversi settori l’inerzia della giunta Zingaretti. Devono darsi una mossa!
In questo caso ci sono in ballo la sicurezza dei cittadini e sull’integrità delle strutture. Questo non è un gioco. Basta!
mercoledì 12 settembre 2018
Vietato disturbare il governatore del Lazio
Sul Ponte della Scafa hanno trovato 30 cm di bitume (pagato dai cittadini), ma non dicono che al massimo i centimetri sarebbero dovuti essere 10/12. Significa che l’asfalto negli anni è stato posizionato senza togliere lo strato ammalorato. Ogni volta.
Un’operazione che oltre a consegnare lavori indecenti, nel caso di un ponte, comporta anche un aumento di peso, assolutamente non previsto. Come dire? Il ponte per anni, 24 ore su 24, ha avuto il peso di un centinaio di automobili che per metterle in fila su due corsie avresti dovuto posizionarle una sopra all’altra. Non sono un tecnico ma la questione è chiara.
Tutto ciò senza considerare la totale mancanza di manutenzione straordinaria delle strutture portanti. Con i disagi che tutti conosciamo, il ponte della Scafa è chiuso al transito senza nessun preavviso da parte dell’Astral, la società a cui la Regione Lazio di Zingaretti ha affidato la gestione due anni fa. Mi raccomando non disturbate il governatore per questo. Giornalismo non pervenuto.
Un’operazione che oltre a consegnare lavori indecenti, nel caso di un ponte, comporta anche un aumento di peso, assolutamente non previsto. Come dire? Il ponte per anni, 24 ore su 24, ha avuto il peso di un centinaio di automobili che per metterle in fila su due corsie avresti dovuto posizionarle una sopra all’altra. Non sono un tecnico ma la questione è chiara.
Tutto ciò senza considerare la totale mancanza di manutenzione straordinaria delle strutture portanti. Con i disagi che tutti conosciamo, il ponte della Scafa è chiuso al transito senza nessun preavviso da parte dell’Astral, la società a cui la Regione Lazio di Zingaretti ha affidato la gestione due anni fa. Mi raccomando non disturbate il governatore per questo. Giornalismo non pervenuto.
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giovedì 23 agosto 2018
Il solito governatore sempre in ritardo
Alcuni giornali hanno la memoria corta o, peggio ancora, fingono colpevolmente di non ricordare particolari “scomodi” della scriteriata gestione Zingaretti.
Anziché interessarsi ai teatrini di Forza Italia e alle cazzate del Partito Democratico, dovrebbero dedicarsi a informare i cittadini in maniera corretta e imparziale.
Quando si parla della Regione Lazio, però, tutto questo non avviene. Mistero. Prendiamo il caso del Ponte della Scafa, chiuso in fretta e furia con un’ordinanza regionale a dir poco scellerata nei confronti dei cittadini romani. Fa specie che gran parte dei giornaloni non si chieda se siano stati programmati interventi da parte della giunta regionale e se siano state stanziate adeguate risorse per il controllo e la manutenzione ordinaria del ponte stesso.
Appare evidente che la chiusura dell’infrastruttura potrebbe essere imputabile a mancati controlli e a una scarsa manutenzione ordinaria da parte dell’Azienda Strade Lazio Spa, società della Regione Lazio preposta alla progettazione, realizzazione, manutenzione, gestione amministrativa di circa 1.500 chilometri di Rete Viaria Regionale.
Eppure il contratto di servizio stipulato nel 2016 parla chiaro. All’articolo 9 del documento si legge infatti che l’azienda si impegna a consegnare, entro il 30 giugno di ogni anno, il quadro dei bisogni e delle esigenze contenente le proposte da inserire nel Programma Annuale e Triennale degli Interventi e dei Servizi della Regione Lazio.
Nei successivi articoli, la Regione si impegna a trasferire alla società Astral Spa le risorse finanziarie per l’esecuzione del Programma annuale e triennale degli Interventi e dei servizi tenendo conto delle leggi regionali di bilancio e specifica L'ORDINE DI PRIORITA' degli interventi e dei servizi. È importante ricordare che l’Azienda Strade Lazio incassa le somme derivanti dalle sanzioni amministrative e dovrebbe destinare una quota pari al 50% di dette somme alle finalità manutentive riguardanti via della Scafa.
Perché parte dei giornali non indaga su un ponte che rischia di crollare e un’azienda che, nonostante tutto, continua a incassare denaro come se stesse svolgendo al meglio il proprio compito?
Dal canto suo, l’Amministrazione capitolina sta predisponendo ogni iniziativa atta a tutelare gli spostamenti dei cittadini romani, attraverso piani di viabilità alternativa che smorzino gli enormi disagi causati da Zingaretti.
Quando si parla della Regione Lazio, però, tutto questo non avviene. Mistero. Prendiamo il caso del Ponte della Scafa, chiuso in fretta e furia con un’ordinanza regionale a dir poco scellerata nei confronti dei cittadini romani. Fa specie che gran parte dei giornaloni non si chieda se siano stati programmati interventi da parte della giunta regionale e se siano state stanziate adeguate risorse per il controllo e la manutenzione ordinaria del ponte stesso.
Appare evidente che la chiusura dell’infrastruttura potrebbe essere imputabile a mancati controlli e a una scarsa manutenzione ordinaria da parte dell’Azienda Strade Lazio Spa, società della Regione Lazio preposta alla progettazione, realizzazione, manutenzione, gestione amministrativa di circa 1.500 chilometri di Rete Viaria Regionale.
Eppure il contratto di servizio stipulato nel 2016 parla chiaro. All’articolo 9 del documento si legge infatti che l’azienda si impegna a consegnare, entro il 30 giugno di ogni anno, il quadro dei bisogni e delle esigenze contenente le proposte da inserire nel Programma Annuale e Triennale degli Interventi e dei Servizi della Regione Lazio.
Nei successivi articoli, la Regione si impegna a trasferire alla società Astral Spa le risorse finanziarie per l’esecuzione del Programma annuale e triennale degli Interventi e dei servizi tenendo conto delle leggi regionali di bilancio e specifica L'ORDINE DI PRIORITA' degli interventi e dei servizi. È importante ricordare che l’Azienda Strade Lazio incassa le somme derivanti dalle sanzioni amministrative e dovrebbe destinare una quota pari al 50% di dette somme alle finalità manutentive riguardanti via della Scafa.
Perché parte dei giornali non indaga su un ponte che rischia di crollare e un’azienda che, nonostante tutto, continua a incassare denaro come se stesse svolgendo al meglio il proprio compito?
Dal canto suo, l’Amministrazione capitolina sta predisponendo ogni iniziativa atta a tutelare gli spostamenti dei cittadini romani, attraverso piani di viabilità alternativa che smorzino gli enormi disagi causati da Zingaretti.
mercoledì 22 agosto 2018
La Regione Lazio penalizza i cittadini, ma la stampa sembra non accorgersene.
L’ordinanza di chiusura del Ponte della Scafa di Fiumicino, infatti, comporterà enormi disagi per circa 500.000 romani, creando un blocco totale per i lavoratori diretti all’aeroporto e per tutti i cittadini interessati dal rientro dalle vacanze e dall’inizio delle scuole.
Perché Zingaretti ha atteso così tanto per effettuare le verifiche del caso? Un grave ritardo che non ha consentito la predisposizione di un valido piano di viabilità alternativa e la programmazione dei lavori di manutenzione ordinaria necessari per evitare problematiche nei collegamenti stradali tra Ostia e Fiumicino.
La Regione Lazio ha sottoscritto un contratto di servizio con Astral spa nel 2016 per la manutenzione ordinaria e straordinaria della Rete Viaria Regionale, tra cui via della Scafa. A fronte di eventuali inadempienze, la Regione ha il dovere di pretendere il rispetto del contratto o, in caso contrario, procedere procedere e cambiare i vertici aziendali. Ammesso, ovviamente, che la stessa Regione non abbia responsabilità dirette di cui dover rispondere. Su questo, ci riserviamo di effettuare le necessarie verifiche.
Nel frattempo, ci preme evidenziare come l'improvvisa e repentina chiusura di un ponte di grande importanza per la viabilità romana sia un atto del tutto assurdo e inaccettabile. Chi avrebbe dovuto effettuare le verifiche necessarie a evitare tutto questo? Un ponte non si usura da un giorno all’altro e qualcuno ha responsabilità ben precise. Assolvere ai propri doveri solo dopo tragedie come quella di Genova è un comportamento irresponsabile e per nulla rispettoso della sicurezza dei cittadini. Zingaretti che dice a riguardo?
Perché Zingaretti ha atteso così tanto per effettuare le verifiche del caso? Un grave ritardo che non ha consentito la predisposizione di un valido piano di viabilità alternativa e la programmazione dei lavori di manutenzione ordinaria necessari per evitare problematiche nei collegamenti stradali tra Ostia e Fiumicino.
La Regione Lazio ha sottoscritto un contratto di servizio con Astral spa nel 2016 per la manutenzione ordinaria e straordinaria della Rete Viaria Regionale, tra cui via della Scafa. A fronte di eventuali inadempienze, la Regione ha il dovere di pretendere il rispetto del contratto o, in caso contrario, procedere procedere e cambiare i vertici aziendali. Ammesso, ovviamente, che la stessa Regione non abbia responsabilità dirette di cui dover rispondere. Su questo, ci riserviamo di effettuare le necessarie verifiche.
Nel frattempo, ci preme evidenziare come l'improvvisa e repentina chiusura di un ponte di grande importanza per la viabilità romana sia un atto del tutto assurdo e inaccettabile. Chi avrebbe dovuto effettuare le verifiche necessarie a evitare tutto questo? Un ponte non si usura da un giorno all’altro e qualcuno ha responsabilità ben precise. Assolvere ai propri doveri solo dopo tragedie come quella di Genova è un comportamento irresponsabile e per nulla rispettoso della sicurezza dei cittadini. Zingaretti che dice a riguardo?
giovedì 12 luglio 2018
Zingaretti fa il "Furbetto" e mette le percentuali al posto dei mesi di attesa nella sanità pubblica
I problemi causati dal partito dei furbetti in Regione Lazio sembrano non finire mai. Ieri parlavamo delle coste inquinate dal disinteresse di Nicola Zingaretti, oggi si parla dei monitoraggi sulle liste di attesa per le visite ospedaliere. Il responsabile è sempre lui: il governatore del Lazio con il suo fanalino di coda sulla sanità pubblica.
Pazienti malati che devono aspettare un eternità per una visita medica senza un barlume di speranza. Il furbetto della sanità mostra un monitoraggio farlocco e dati che indicano solo le percentuali, ma non i tempi di attesa.
Chi vuole prendere in giro? I romani e i cittadini della nostra regione lo sanno bene che quelle percentuali sono l'ennesima presa per i fondelli di un partito bugiardo, capitanato nel Lazio da colui che sta aspettando per staccare la spina all’altro mentitore fiorentino: Renzi.
L’unica cosa chiara in questa oscurità è che i romani continueranno ad aspettare all’interno di liste lunghissime con il risultato di avere un presidente regionale predisposto più al gioco delle tre carte che alla trasparenza e alla risoluzione dei problemi. Un presidente capace di usare percentuali e statistiche come un ubriaco usa i lampioni: non per la luce ma per il sostegno.
Pazienti malati che devono aspettare un eternità per una visita medica senza un barlume di speranza. Il furbetto della sanità mostra un monitoraggio farlocco e dati che indicano solo le percentuali, ma non i tempi di attesa.
Chi vuole prendere in giro? I romani e i cittadini della nostra regione lo sanno bene che quelle percentuali sono l'ennesima presa per i fondelli di un partito bugiardo, capitanato nel Lazio da colui che sta aspettando per staccare la spina all’altro mentitore fiorentino: Renzi.
L’unica cosa chiara in questa oscurità è che i romani continueranno ad aspettare all’interno di liste lunghissime con il risultato di avere un presidente regionale predisposto più al gioco delle tre carte che alla trasparenza e alla risoluzione dei problemi. Un presidente capace di usare percentuali e statistiche come un ubriaco usa i lampioni: non per la luce ma per il sostegno.
mercoledì 11 luglio 2018
Maglia nera per Zingaretti
Le coste del Lazio sono inquinate. E molto.’ Comincia così oggi l’articolo di un noto quotidiano nazionale. I risultati del Rapporto di Legambiente sulle coste del Lazio sono sconfortanti e le responsabilità sono ovviamente chiare.
Dopo il bluff sui trasporti e sui rifiuti e la sanità del Lazio al collasso, oggi, davanti agli occhi di tutti, nel quasi totale silenzio generale, va in scena l’ennesimo fallimento della Regione Lazio a guida Zingaretti. A soffrire il turismo, la piccola impresa locale e i cittadini del Lazio.
La Regione cosa ha fatto? Come hanno fatto a farci finire così in basso? E’ ora di aprire gli occhi e spiegare una volta per tutte a chi punta il dito sempre contro la nostra amministrazione che invece è #TuttaColpaDiZingaretti.
Ma se le coste laziali sono inquinate, se i dati sono catastrofici e se la Regione non fa nulla…. guai a citare il governatore e il suo incapace partito! Roma rinasce, nonostante Zingaretti.
Dopo il bluff sui trasporti e sui rifiuti e la sanità del Lazio al collasso, oggi, davanti agli occhi di tutti, nel quasi totale silenzio generale, va in scena l’ennesimo fallimento della Regione Lazio a guida Zingaretti. A soffrire il turismo, la piccola impresa locale e i cittadini del Lazio.
La Regione cosa ha fatto? Come hanno fatto a farci finire così in basso? E’ ora di aprire gli occhi e spiegare una volta per tutte a chi punta il dito sempre contro la nostra amministrazione che invece è #TuttaColpaDiZingaretti.
Ma se le coste laziali sono inquinate, se i dati sono catastrofici e se la Regione non fa nulla…. guai a citare il governatore e il suo incapace partito! Roma rinasce, nonostante Zingaretti.
lunedì 5 febbraio 2018
Del nostro fiume ci stiamo occupando da inizio mandato
Zingaretti, in coma politico per cinque anni, si sveglia e dice una sola parola: Tevere. Come se bastasse questa sola parola a dare senso al vuoto cosmico del suo operato. Non contento va ad Ostia a blaterare e a parlare di progetti inesistenti. L’ospedale Grassi intanto è al tracollo. Non importa perché lui crede di avere una carta ‘vincente’. Il Tevere.
A questo punto credo sia opportuno raccontare ai cittadini e a Zingaretti quello che il M5s sta facendo per il Tevere. Del nostro fiume ci stiamo occupando da inizio mandato. Abbiamo creato un ufficio speciale che ha messo insieme tanti soggetti istituzionali competenti e abbiamo firmato il Manifesto di intenti per il Contratto di Fiume con enti e associazioni. Abbiamo presentato un progetto per un’area di 10mila metri quadrati sotto ponte Marconi per una spiaggia sul Tevere, chiedendo già una concessione di lunga durata alla Regione Lazio.
Campi sportivi, aree gioco per i bimbi e altre dedicate agli animali, percorsi immersi nel verde. E’ questo il futuro che vediamo: pulizia, sicurezza e sgombero degli insediamenti abusivi. Sarà possibile vivere il fiume come avviene già in molte capitali europee.
A fine mandato quando daremo conto di quello che abbiamo fatto per Roma vi parleremo del Tevere. E non solo di quello. Ma lo faremo con cognizione di causa. Con i fatti.
domenica 26 marzo 2017
Zingaretti e la politica delle esternalizzazioni
Tagliare nastri, inaugurare strutture vuote, servirà a poco se continuerà la dissennata politica della esternalizzazione dei servizi da parte del Presidente della Regione Lazio.
sabato 29 novembre 2014
Tutti a protestare contro Zingaretti e Marino con Andrea Tassone
il consiglio straordinario sul dissesto idrogeologico di ottobre 2014
I nodi vengono al pettine e il tuo FALLIMENTO PRESIDENTE DEL MUNICIPIO è lampante - direi accecante. Le tue promesse rimangono promesse e il tuo solo parlare, a distanza di poco, viene smentito. I 25 milioni che annunci nel video, FONDI EUROPEI, vanno in fumo per mancanza di progetti. Il tuo partito alla pari degli altri è stato incapace di presentare o proporre qualcosa di utile in questi anni. Ci sono solo studi di fattibilità e consulenze pagate a privati guarda caso, studi e consulenze che alla comunità europea non bastano, giustamente. Tutte le grandi città italiane prendono fondi cospicui come Genova (179 milioni), Firenze (80 milioni), Cagliari (35 milioni). Roma, invece, riceverà 5,2 milioni ovvero lo 0,70% dei 700 milioni di euro distribuiti dalla banca europea, per 9 città italiane (una disgrazia, una miseria). Mi ricordo le parole del sindaco Marino che prevedeva 60 milioni di euro e non sapeva nemmeno che non c'erano i progetti (inadeguato). Ma le CHIACCHIERE, le tue chiacchiere non finiscono. Proprio ieri il tuo sindaco Ignazio Marino (quello che pensa solo al centro di Roma), NEL FAMOSO ASSESTAMENTO non TI HA ACCONTENTATO e invece di stanziare i 5 milioni che annunci nel video, ne concede 1 solo. Dove sono quei consiglieri capitolini vicino al territorio che sarebbero dovuti essere la tua garanzia? Sicuramente si vedranno nuovamente in campagna elettorale presidente. Nel video, in mancanza di risposte, ci parli di somme urgenze e PRESIDI DI PROTESTA in Regione. Benissimo! Presto ti invieremo alcune date per organizzare, sia al comune che in regione, una forte contestazione contro il tuo partito, dove siamo sicuri non mancherai con la tua giunta di essere presente.#BastaAllagamenti
ps. nel video le dichiarazioni di Tassone. In rete dalle fonti più autorevoli i dati di cui vi parlo.
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