1. Il superamento della cosiddetta Convenzione di Dublino.
2. Iniziative nei confronti dei Paesi di origine e di transito per contrastare le organizzazioni criminali che lucrano sul traffico di esseri umani.
3. Istituzione di quote massime di migranti per Paese, definite sulla base degli indici demografici ed economici, così da ottenere un'equa distribuzione tra gli stessi e favorire le logiche di ricongiungimento familiare, etnico, religioso e linguistico, fondamentali per una reale integrazione sociale.
4. Istituzione di punti di richiesta d'asilo, finanziati dall'Unione Europea, anche al di fuori del territorio europeo e in collaborazione con le Nazioni Unite, per permettere, a chi ne ha diritto, di raggiungere i Paesi di accoglienza in modo sicuro e a noi di gestire le domande di protezione internazionale e di contenere il numero dei flussi migratori indistinti.
5. Revisione di tutti i bandi interministeriali destinati alla prima accoglienza e alla gestione dei servizi connessi, con particolare riguardo ai criteri di spesa.
6. Trasferimento, a Lampedusa degli uffici dell'Agenzia Frontex e dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo, al fine di coordinare meglio le operazioni di salvataggio e assistenza ai migranti.
7. Concessione di beni e servizi per le famiglie italiane in difficoltà per evitare tensioni tra italiani e migranti. La differenza tra l'essere responsabili e cialtroni è tutta qui!
Migranti: Salvini vota contro proposta Ue su ricollocamenti (ANSA)
(ANSA) - BRUXELLES, 17 SET - Il leader della Lega Nord Matteo Salvini, assieme al resto degli europarlamentari del Carroccio, ha votato contro la proposta avanzata dalla Commissione Ue per un ricollocamento urgente di 120mila rifugiati dall'Italia, la Grecia e l'Ungheria. Un testo che invece è stato approvato dalla delegazione europea del Movimento 5 stelle, in disaccordo con il resto del gruppo a cui appartiene, guidato dall'euroscettico inglese Nigel Farage. (ANSA).
Mafia capitale, Anticorruzione: “Si poteva scoprire prima: nel 2010 segnalati appalti senza gara a Buzzi ma nessuno fece nulla” (IL FATTO QUOTIDIANO)
Raffaele Cantone segnala che gli uffici della disciolta Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici, poi confluita nell’Anac, avevano segnalato al comune di Roma tutto quello che non andava negli affidamenti senza gara alle coop sociali Mafia Capitale ha prosperato anche grazie all’inerzia delle autorità di controllo. Con il deposito di migliaia di carte “nuove” del fascicolo dei magistrati romani emerge anche la lettera inviata da Raffaele Cantone al procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone. Il capo dell’Autorità Anticorruzione segnala che gli uffici della disciolta Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici, poi confluita nell’Anac, avevano segnalato al Comune di Roma tutto quello che non andava negli affidamenti senza gara alle coop sociali. La segnalazione risaliva al 2010. Nulla era accaduto. Tanto che la lettera di Cantone a Pignatone si chiude con l’annuncio di un’ispezione interna. “Dopo che la stampa ha dato notizia dell’indagine su Mafia Capitale, ho fatto fare una verifica per accertare se sugli appalti relativi ai servizi sociali erano stati effettuati in passato, accertamenti da parte dell’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici (Avcp)”, scrive Cantone a Pignatone. “Grazie alla collaborazione di un dirigente, ho ricostruito una vicenda che, credo, potrà essere utile per le indagini ma che potrebbe meritare da parte della S.V. un approfondimento su eventuali possibili omissioni negli anni 2010/2011 da parte di dipendenti dell’Avcp”. Il Comune di Roma si era di fatto autodenunciato chiedendo all’Autorità un parere sulla cassa integrazione dei lavoratori dell’assistenza agli immigrati. Ma la gara stessa vinta dalla cooperativa che li impiegava, per l’Avcp, era illecita. “Il 3 settembre 2010”, scrive Cantone, “il vice segretario generale dell’Avcp evidenziò al Dipartimento citato che l’appalto per il quale era stata avanzata richiesta di chiarimenti non era stato ‘affidato conformemente alle disposizioni normative in materia di contratti pubblici’ e individuò una lista di appalti affidati con medesime modalità, chiedendo di fornire spiegazioni. Il 19 ottobre 2010, il dipartimento del Comune di Roma precisava che la totalità dei servizi era stata affidata a cooperative sociali di tipo A o di tipo B e si individuavano le ragioni per cui si era proceduto sostanzialmente in deroga al codice dei contratti –in particolare perché si trattava di ‘risolvere una situazione di grave disagio ed emergenza sociale, per ovviare a problemi di ordine pubblico ed igienico sanitario’”. Cantone sottolinea che “nell’atto trasmesso dal Comune era contenuto un elenco di cooperative beneficiarie degli affidamenti, in cui risultano fra l’altro la Coop sociale 29 giugno e Eriches 29 giugno”.
hano scoperto che in italia c'è il pozzo di S.Patrizio e che i denari a Collodi basta seminare - per raccogliere i frutti . anche a costo di fare i Sioux..!
RispondiElimina... OGNI POPOLO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA.! IO NON MERITO TANTO MALE CI PENSI: RENZI/ALFANO "CON DUE DIRITTI IN PIU^ DEL SEMPLICE CITTADINO - ADOPERATI A MODO LORO.! DICHIARATA DEMOCRAZIA.!.