giovedì 5 maggio 2016

Nessuno deve rimanere indietro.

Il continuo allontanamento delle istituzioni dai cittadini è causato da politici spesso corrotti che incassano le tasse e poi annientano i diritti dei loro elettori senza alcun riguardo. Servizi essenziali inesistenti, una burocrazia disumana voluta dalla casta, centinaia di migliaia di persone anziane o disabili senza assistenza, italiani che hanno perso il lavoro costretti a vivere in strada e che sempre più si nutrono alle mense della Caritas, famiglie messe in ginocchio da una disoccupazione mostruosa, politiche a sostegno della maternità e di figli minorenni totalmente assenti, pensionati sotto la soglia di povertà e che ripongono le loro ultime speranze in un gratta e vinci, la diffusione capillare del gioco d'azzardo in città, nessuna gestione legale e progettuale dell'immigrazione. Queste problematiche sono ingigantite dalle dimensioni della città e pongono la priorità delle politiche sociali da parte di un Comune assente che deve dare il supporto nei confronti delle fasce più deboli.

per questo abbiamo organizzato questo incontro con le associazioni e i cittadini




Roma si rialzerà in piedi soltanto se saranno ripristinati giustizia sociale, legalità e riconoscimento della dignità di tutti i suoi cittadini.

A Roma l'edilizia popolare è diventata un miraggio mentre, al contempo, ci sono decine di migliaia di case sfitte e si continuano a costruire nuove abitazioni.- La conseguenza è l'emergenza abitativa: una bomba costantemente a rischio esplosione.

Le persone anziane sono sempre più abbandonate dal Comune, anche a causa di un sistema di assistenza domiciliare mal gestita da cooperative rovinate dalla politica clientelare e del tutto inadatta ai bisogni reali dei cittadini. Sono poi migliaia le persone cadute in disgrazia a volte con disabilità e problemi di emarginazione che hanno bisogno di essere prese per mano e riportate all'interno della nostra comunità.

Il fenomeno dell'immigrazione è stato trattato, a Roma più che altrove, come un business gestito per fare gli interessi della cricca di Mafia Capitale e di tutti quegli apparati che hanno chiuso più di un occhio di fronte a questo sfruttamento. Basta semplicemente non speculare sull'immigrazione per permettere che nessuno rubi sui diritti dell'uomo.

Infine, ma non ultimo: le periferie. Roma non può essere e non deve essere soltanto il centro della città: dobbiamo considerare ogni periferia come il centro storico. Sono troppe le aree degradate, nelle quali la presenza delle istituzioni è impalpabile. Laddove ci si sente abbandonati, a crescere sono solo rabbia e disperazione.

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