Per anni le spiagge libere di Roma Capitale sono state assegnate con procedure dubbie: bandi revocati, ricorsi al tar e tentativi della criminalità per gestire tratti di arenili. Uno scempio amministrativo e un modello di assegnazione che non ha mai premiato la concorrenza, la trasparenza e la legalità. Oggi emergono particolari inquietanti dalle indagini delle procure e dalle carte in possesso della Commissione straordinaria che guida il municipio. Il modello proposto in precedenza che può essere ripresentato non ha mai poggiato su principi di assegnazione accettabili. Spiagge libere, strutture provvisorie, accessibilità completa e uno sguardo al sociale vanno benissimo, ma tutto con assegnazioni che rispettino la legge. E' comunque pensabile che alcuni tratti, dove non c'è una utenza elevata, possano rimanere completamente liberi e senza alcun impatto ambientale, così come succede in tutte le parti del mondo. Per questo, in questa fase transitoria, le spiagge vengono gestite dal Comune (non potrebbe essere altrimenti) nel modo che vi mostriamo nel video.
La differenza tra le assegnazioni precedenti a volte illegittime e il progetto che prevede gare pubbliche trasparenti e aperte a tutti, sta nel tempo di progettazione che da oggi per il Comune diventa fondamentale. Per questo ci sono parziali ritardi a solo undici mesi dal nostro insediamento.
La visione legata solo agli affari non è una visione che porteremo avanti. Metteremo in campo il giusto equilibrio tra attività imprenditoriale e rispetto del bene pubblico. A Ostia va cambiato tutto e tutto cambierà.
che sia così tutti i giorni e non solo inizialmente.........la mia è solo paura, visto che fino ad oggi il Comune ha sempre e solo mal gestito tutto e comunque ci sono tanti altri tratti di spiaggia che vanno puliti e gestiti in maniera decente: il curvone (piazza magellano); la spiaggia libera tra il Capanno e il Belsito è molto sporca, insomma non c'è solo Ostia Levante.....
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