Il MoVimento 5 Stelle lo diceva, lo urlava, lo denunciava pubblicamente, faceva i nomi delle famiglie coinvolte: quei nomi che nessuno voleva pronunciare. Qualcuno negava che ci fosse la mafia e ha continuato a negarlo anche pochi mesi fa, addirittura gioiendo perchè al processo di “Mafia Capitale” è saltata l'aggravante per metodo mafioso. Hanno gioito... Eppure a Ostia il racket c'era, c'erano le vittime che avevano paura di ritorsioni, c'erano gli estorsori, c'erano le storie che i cittadini di Ostia conoscevano e raccontavano a mezza bocca, c'era il bar dove era meglio non andare, c'era lo stabilimento balneare “chiacchierato”.
E c'erano anche quelli, i soliti del Pd, che da soli si erano dati il “patentino di giudici”, pretendendo di avere una superiorità morale sul resto dei cittadini che i fatti però gli negano. Sono gli stessi che non dicono nulla sulla deposizione di un pentito secondo il quale a Nuova Ostia, il quartiere dove vivevano gli Spada, la sede del Pd di Sabrina Giacobbi pagava il pizzo, così come anche un'edicola della stessa coordinatrice del Pd. Sono gli stessi che sembrano dimenticare che Andrea Tassone, presidente del Municipio eletto con il Pd, è stato arrestato e condannato a 5 anni.
È un paradosso: i professionisti delle chiacchiere sono colpevoli di tacere. La debolezza di un partito che tace, invece di denunciare, è sconfortante. Il loro silenzio la dice lunga sul perché determinate famiglie abbiano potuto agire indisturbate negli anni e rafforzare il loro 'potere'. Ci sono stati commercianti più forti delle istituzioni. Non credo sia solo mancanza di coraggio. È assurdo, è follia!
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