lunedì 5 febbraio 2018

Del nostro fiume ci stiamo occupando da inizio mandato



Zingaretti, in coma politico per cinque anni, si sveglia e dice una sola parola: Tevere. Come se bastasse questa sola parola a dare senso al vuoto cosmico del suo operato. Non contento va ad Ostia a blaterare e a parlare di progetti inesistenti. L’ospedale Grassi intanto è al tracollo. Non importa perché lui crede di avere una carta ‘vincente’. Il Tevere. 

A questo punto credo sia opportuno raccontare ai cittadini e a Zingaretti quello che il M5s sta facendo per il Tevere. Del nostro fiume ci stiamo occupando da inizio mandato. Abbiamo creato un ufficio speciale che ha messo insieme tanti soggetti istituzionali competenti e abbiamo firmato il Manifesto di intenti per il Contratto di Fiume con enti e associazioni. Abbiamo presentato un progetto per un’area di 10mila metri quadrati sotto ponte Marconi per una spiaggia sul Tevere, chiedendo già una concessione di lunga durata alla Regione Lazio.

Campi sportivi, aree gioco per i bimbi e altre dedicate agli animali, percorsi immersi nel verde. E’ questo il futuro che vediamo: pulizia, sicurezza e sgombero degli insediamenti abusivi. Sarà possibile vivere il fiume come avviene già in molte capitali europee.

A fine mandato quando daremo conto di quello che abbiamo fatto per Roma vi parleremo del Tevere. E non solo di quello. Ma lo faremo con cognizione di causa. Con i fatti.

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