Oggi abbiamo voluto portare il consiglio comunale ad Ostia. Un consiglio straordinario, in occasione della commemorazione della morte di Giovanni Falcone, in cui abbiamo chiesto di intitolare un tratto di Lungomare, da Piazza Gasparri al porto turistico di Ostia, a Falcone e Borsellino.
Abbiamo voluto dare un segnale concreto per la lotta e il contrasto al malaffare. Vogliamo trasformare letteralmente quella parte di territorio dove la criminalità organizzata ha imperversato indisturbata per anni.
Stiamo lavorando per creare un’economia sana che renda i quartieri liberi dall’oppressione delle mafie. Stiamo riconquistando quegli spazi che per troppi anni sono stati riempiti da criminali senza scrupoli.
Ostia è bellissima.
La grandissima maggioranza delle persone che la abitano è fatta di persone ONESTE. Le persone che vivono sul litorale lo sanno e amano questo territorio.
La criminalità, la mafia e certi poteri si contrastano anche con l’amore per la città.
L’amore per il proprio lavoro e per il paese è stato uno degli insegnamenti più grandi che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ci hanno lasciato: hanno combattuto amando il paese. Sono stati brutalmente uccisi da chi lo odia nell’adempimento della funzione più alta che li ha visti combattere le mafie; per questo il paese li ricorderà sempre.
Oggi abbiamo il dovere di ricordare Giovani Falcone, ucciso il 23 maggio del 1992 insieme a sua moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
E abbiamo il dovere di ricordare Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio dello stesso anno, con i suoi agenti di scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Intitolare il lungomare a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino, non significa solo ricordarli. Significa dire qui l'amministrazione è presente, qui la legalità vince.
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