L’ordinanza di chiusura del Ponte della Scafa di Fiumicino, infatti, comporterà enormi disagi per circa 500.000 romani, creando un blocco totale per i lavoratori diretti all’aeroporto e per tutti i cittadini interessati dal rientro dalle vacanze e dall’inizio delle scuole.
Perché Zingaretti ha atteso così tanto per effettuare le verifiche del caso? Un grave ritardo che non ha consentito la predisposizione di un valido piano di viabilità alternativa e la programmazione dei lavori di manutenzione ordinaria necessari per evitare problematiche nei collegamenti stradali tra Ostia e Fiumicino.
La Regione Lazio ha sottoscritto un contratto di servizio con Astral spa nel 2016 per la manutenzione ordinaria e straordinaria della Rete Viaria Regionale, tra cui via della Scafa. A fronte di eventuali inadempienze, la Regione ha il dovere di pretendere il rispetto del contratto o, in caso contrario, procedere procedere e cambiare i vertici aziendali.
Ammesso, ovviamente, che la stessa Regione non abbia responsabilità dirette di cui dover rispondere. Su questo, ci riserviamo di effettuare le necessarie verifiche.
Nel frattempo, ci preme evidenziare come l'improvvisa e repentina chiusura di un ponte di grande importanza per la viabilità romana sia un atto del tutto assurdo e inaccettabile. Chi avrebbe dovuto effettuare le verifiche necessarie a evitare tutto questo? Un ponte non si usura da un giorno all’altro e qualcuno ha responsabilità ben precise. Assolvere ai propri doveri solo dopo tragedie come quella di Genova è un comportamento irresponsabile e per nulla rispettoso della sicurezza dei cittadini. Zingaretti che dice a riguardo?
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