lunedì 19 ottobre 2020

La formazione degli attivisti

Proprio ieri ho sottoposto delle riflessioni sull’Organizzazione e la Struttura che si andranno a discutere agli #StatiGeneraliM5S. In questi giorni cercherò di approfondire i temi che ho cominciato a discutere con attivisti e portavoce. Obiettivo è ‘saldare il MoVimento’ e proporre organi collegiali. I temi che ho trattato sono la formazione interna dei portavoce, la formazione esterna degli attivisti e l’uso delle risorse economiche. Il miglioramento continuo che deve essere basato sul riconoscimento del merito e sugli incentivi. Oggi voglio sottoporvi uno dei temi che sto sviluppando. Sono solo proposte e vorrei valutarle con voi. 

LA FORMAZIONE DEGLI ATTIVISTI 

Bisogna abbreviare la preparazione teorica collegandola all’operatività. Unifichiamo la formazione e la partecipazione degli attivisti a ‘livello locale’ intorno a più ruoli di coordinamento da assegnare agli attivisti. La parola chiave è ‘training on the job’ ovvero imparare dal lavoro diminuendo i tempi per apprendere e valorizzando la classe dirigente del futuro. 

👉 L’Attivista che ha un ruolo può fare politica sul territorio e diventare recettore delle istanze, interlocutore con la società civile e portatore di idee da condividere con la base. 

👉 L’Attivista che ha un ruolo in grado di incidere, alimenta la partecipazione e permette di riavvicinare i cittadini al MoVimento 5 Stelle. 

👉 L’Attivista che affianca gli eletti nelle istituzioni sui percorsi delle proposte e segue le fasi amministrative diventa una calamita d’istanze sulle rispettive aree di competenza influendo nella vita politica di una amministrazione. Rendiamo l’attivista operativo e in grado di incidere. 

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