Eppure l’inserimento dello sport in Costituzione ha reso esplicito che la pratica sportiva è un diritto sociale fondamentale.
Invece oggi nella Capitale lo sport non è un diritto, dato che non viene garantita accessibilità universale per bambini, adolescenti e persone a basso reddito. Per questo abbiamo cominciato un percorso in tutti i municipi di Roma per lavorare alla proposta di istituire il 'Fondo per il Diritto allo Sport di Roma Capitale', che elimina le più rilevanti barriere economiche di accesso per le fasce maggiormente vulnerabili.
Il sistema di individuazione dei beneficiari, basato sui dati ISEE, sarà automatico e accurato. Inoltre lo stesso Fondo darà diritto ad avere gratuitamente il certificato medico per attività sportiva non agonistica, eliminando un ulteriore ostacolo alla pratica. Questa è una delle tante proposte che abbiamo in cantiere. Se vogliamo che lo sport sia davvero un diritto, dobbiamo rimuovere i costi che ne impediscono l’esercizio: per questo il modello dei voucher va superato.
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