domenica 13 marzo 2022

L’Europa tassi le grandi compagnie petrolifere e i principali produttori e importatori di petrolio indirizzando il denaro raccolto ai paesi europei e anche agli italiani.

Tassare le compagnie petrolifere per ridistribuire le ricchezze ai più deboli. Altrimenti a cosa serve l’unione europea. Sono già tanti i paesi che stanno indirizzando le politiche di sostegno verso questa soluzione più umana, perchè in tempi duri e profitti straordinari servono forme di prelievo fiscale eccezionali. Il prezzo della benzina aumenta a livello internazionale quando aumenta il costo del petrolio.

Non si tratta quasi mai di sbalzi immediati come quelli che stiamo vedendo in questi giorni. Quando sale il costo del petrolio, il costo della benzina aumenta lentamente, e quando scende il prezzo del petrolio, il prezzo della benzina scende lentamente. Per non parlare del fatto che le grandi compagnie petrolifere hanno stoccaggi enormi di greggio. Dunque questi salti repentini in avanti sono ingiustificati e rientrano nel campo della speculazione. Il Governo se ha a cuore il suo popolo non rimanga a guardare e porti in Europa l’esigenza di contrastare le lobby del petrolio - aumentandogli le tasse. In tempi di guerra e ancora all’interno di una pandemia mondiale questa sarebbe l’unica risposta alla crisi che stanno vivendo le imprese e i cittadini italiani. 

Una questione di giustizia sociale. I questi giorni le procure in tutta Italia hanno ricevuto centinaia di esposti per «truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative» mentre le grandi compagnie si difendono con spiegazioni di circostanza. E’ il tempo di agire a favore del popolo italiano e di mettere davanti alle proprie responsabilità chi sta realizzando extra-profitti alimentando povertà e diseguaglianza. E’ il tempo di reagire.

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