Nulla di cui stupirsi, dal momento che la Lega usa la guerra per la resa dei conti interni e per nascondere - come si vocifera da tempo – un presunto patto tra Lega e Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, che prevede lo scambio di informazioni e dati sensibili dei rispettivi Paesi.
Salvini voleva fare, o meglio apparire, l'ambasciatore di pace, ma ha rimediato soltanto una toppa storica. Proprio lui, che ha sempre avuto parole al miele per Putin.
Gli italiani, e specialmente quei paesi che oggi sono sotto attacco missilistico, non dimenticano.
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