lunedì 14 marzo 2022

La figuraccia internazionale fatta da Matteo Salvini

La figuraccia internazionale fatta da Matteo Salvini al confine tra la Polonia e l'Ucraina, dove un sindaco locale (di ultra destra) gli ha sbattuto in faccia una t-shirt con Putin, è solo l’inizio della caduta dell’incoerente leghista, degno rappresentante di un partito, la Lega, che al Parlamento europeo si astiene su una risoluzione che condanna ogni forma di ingerenza, anche economica e finanziaria, volta a destabilizzare la coesione europea. 

 Nulla di cui stupirsi, dal momento che la Lega usa la guerra per la resa dei conti interni e per nascondere - come si vocifera da tempo – un presunto patto tra Lega e Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, che prevede lo scambio di informazioni e dati sensibili dei rispettivi Paesi. Salvini voleva fare, o meglio apparire, l'ambasciatore di pace, ma ha rimediato soltanto una toppa storica. Proprio lui, che ha sempre avuto parole al miele per Putin. 

Gli italiani, e specialmente quei paesi che oggi sono sotto attacco missilistico, non dimenticano.

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