giovedì 3 luglio 2025

Ostia è di chi la ama, non di chi la minaccia

Ho passato un anno a parlare bene di Ostia e del litorale romano, perché credo che la reputazione di un territorio abbia un valore. Lo ha per le attività produttive, per chi opera onestamente, ma soprattutto lo ha per la gente che vive qui. 

Purtroppo, non è la trama di un film criminale: è la nostra città, ancora una volta teatro di un’escalation criminale preoccupante. Una bomba. Un segnale chiaro, inquietante, diretto a qualcuno… ma che colpisce tutti noi. 

Alla fine ho deciso, ancora una volta, di metterci la faccia. Perché non mi sono mai tirato indietro, nonostante le tante minacce che — e non è questo il momento — non sto qui a raccontarvi. 

Negli ultimi mesi stiamo assistendo a una serie di episodi che non possono più essere ignorati. 
Ostia sta tornando ad essere terreno di scontro, minacce, intimidazioni. 
Vicende opache, giri loschi, attività sospette che parlano di un sistema che prova ancora a comandare nell’ombra. 

Serve una risposta netta, forte, immediata. 
Non bastano le condanne di rito o le passerelle istituzionali. 
Serve una strategia chiara e condivisa per bonificare socialmente e culturalmente i nostri territori. 
Ostia non può essere lasciata sola. 

Noi non arretriamo di un passo. 
Continueremo a denunciare, a proporre, a costruire alternative sane e trasparenti. 
Perché Ostia è di chi la ama, non di chi la minaccia.

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