sabato 21 maggio 2016

Il Movimento 5 Stelle cambierà la gestione dei rifiuti e fermerà gli interessi dei partiti.

Il sistema di gestione dei rifiuti a Roma si è basato per 35 anni su "un sodalizio criminale in grado di condizionare la pubblica amministrazione". Le responsabilità di Comune, Regione e Provincia sono contenute nell'ordinanza con cui il Gip di Roma nel gennaio scorso ha rinviato a giudizio il monopolista privato Cerroni e molti suoi sodali. La successiva inchiesta "Mondo di Mezzo" (meglio nota come "Mafia Capitale") ha completato il quadro, mostrando gli enormi danni arrecati dalla vecchia classe politica ai cittadini romani e all'ambiente in cui vivono.

Per decenni nella città di Roma si sono smaltiti rifiuti urbani gettandoli “tal quale” nella discarica più grande d’Europa: Malagrotta, quando invece, alla base di una gestione sostenibile dei rifiuti ci dovrebbero essere le 3 R: Riduzione, Riutilizzo e Riciclo. Tali azioni non sono mai state rispettate nella città, a causa dell’assenza di politiche coerenti e sostenibili. Tale assenza ha determinato un servizio di raccolta e smaltimento inefficienti, nonostante l’alto costo della tariffa rifiuti pagata dai cittadini romani. Nella Capitale, nell’anno 2014, la raccolta differenziata era, infatti, ferma al 35%, in aumento certo,rispetto al passato, ma ancora insufficiente in termini quantitativi e qualitativi e ben lontana dall’obiettivo di legge,fissato all 65%. Gli sprechi gestionali e le varie inefficienze di AMA S.p.a., la società che gestisce i rifiuti, devono essere completamente rivisti e razionalizzati.

Il M5S ha quindi innanzi a sé un compito difficile e ambizioso

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