DA FACEBOOK
Il rischio che la Roma-Lido cada in mano a persone prive di scrupoli è molto alto. Il gioco è chiaro mandare in malora un azienda per svenderla al primo acquirente. La linea non ha bisogno di essere privatizzata, ma ha bisogno di una buona gestione amministrativa. La regione sta spendendo milioni di euro per delle inutili barriere fonoassorbenti lungo la linea e il comune è capace di sprecare un miliardo di euro tra opere inutili e malagestione. Non vi fate infinocchiare. Servono nuovi treni e un potenziamento della linea per una spesa di 16 milioni, la stessa cifra sequestrata a Salvatore Buzzi, il ‘ras’ delle cooperative arrestato nell’inchiesta su Mafia Capitale.
DAL TRENINO ROMA LIDO ODISSEA QUOTIDIANA
Meno male che era stato firmato l’accordo! Curiosamente i treni continuano a passare a 20-30 minuti, secondo disponibilità – Atac Dixit – per cui se c’è un treno vagamente funzionante si parte ad un orario imprecisato, sennò la polizia è sempre pronta a calmare gli animi a Porta San Paolo, dalle 17 in poi la Roma-Lido da spettacolo: “Se ti senti solo e vuoi viaggiare in compagnia da oggi si può sulla #RomaLido con almeno #2000 persone #approfittatene” – “Ormai nemmeno più il brivido della rimodulazione: orario sfuso, come in gelateria” – “Perché la #romalido ha treni in gran forma!!! Qualcuno che funziona c'è?” . Come sempre aspettiamo puntuali in prossimo video. Con stima I Paladini della Roma-Lido.
DA IL MESSAGGERO
Frequenze a 50 minuti e bus sussidiari anche ieri sulla Roma-Lido. La ferrovia dei bagnanti, sempre più affollata da immigrati e turisti mentre viene disertata dai romani, ieri ha continuare a girare a regime ridotto. Il caos del giorno prima, con guasti dei treni, malori per il gran caldo, aggressioni ai macchinisti e passeggeri scesi sui binari per raggiungere la stazione più vicina, sembra superato. Ma le ferite restano. «Ormai lavoriamo con cinque convogli Caf e due MA200 dotati di aria condizionata; le altre due “Frecce del mare” e due Fiat sono senza climatizzazione.
Praticamente solo il 60% del parco treni ha la ventilazione forzata», riferiscono i macchinisti. Con una disponibilità così ridotta di mezzi circolanti e per la carenza di personale, Atac ha più che dimezzato il numero delle corse.
La frequenza ha toccato più volte i 50 minuti d'attesa. Nel pomeriggio, al rientro dal mare i bagnanti, hanno trovato solo dieci corse spalmate tra le 13,20 e le 17,40, quando negli anni passati erano almeno tredici-quattordici. «Siamo al collasso del servizio e la situazione sta diventando un problema di ordine pubblico - dice Alessandro Meta, del comitato pendolari Acilia Sud 2000 - Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente con il Prefetto». Un gruppo di pendolari avvierà una raccolta di firme per presentare un esposto alla Procura contro l'Atac. L'appuntamento è al Borgo di Ostia Antica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
Un inferno è poco. Ci si lascia la pelle di questi tempi.
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