Ipotesi: se l’Agenzia del trasporto autoferro tranviario del Comune di Roma avesse chiuso il trenino che da Ostia porta i residenti a Roma cosa sarebbe accaduto? Se chi si occupa dei rifiuti nella Capitale diramasse all’improvviso un’ordinanza che blocca la raccolta in tutto il municipio di Ostia per i prossimi dodici mesi, quali sarebbero state le reazioni?
Ve lo dico io: i soliti noti della carta stampata e delle tv si sarebbero scatenati contro l’attuale amministrazione, riempendo pagine e pagine di giornali. Incapacità e approssimazione sarebbero state le parole più morbide utilizzate da qualche "tifoso politico" camuffato da giornalista.
Nel caso del Ponte della Scafa, invece, la stampa si è ben guardata dall'evidenziare le pesanti responsabilità della Regione Lazio.
Eppure un ponte di fondamentale importanza è stato chiuso senza alcun preavviso, penalizzando fortemente la mobilità di migliaia di cittadini e creando una situazione di emergenza tra le più gravi degli ultimi dieci anni. Un ponte che, se sottoposto a regolare manutenzione ordinaria prevista da contratto, non sarebbe mai stato chiuso.
Astral non è l’Agenzia del trasporto del Comune di Roma, ma una società al 100% della Regione Lazio e si occupa del Ponte della Scafa grazie ad un contratto approvato da Zingaretti per la manutenzione delle rete viaria regionale. Questo è un fatto. Punto.
A fronte di tutto ciò, la domanda resta sempre la stessa: a chi giova tutto questo? Perché due pesi e due misure?
Perché rendersi corresponsabili di tali scempi con omissioni importanti ai fini di una legittima e corretta comprensione delle cose da parte dei cittadini?
La Regione, se è in grado, faccia quello che deve fare. Certi giornalisti, invece, siano più precisi e onesti nell'informare i cittadini, senza fare distinzioni o sconti a nessuno.
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