sabato 14 marzo 2020

Ce la faremo ma qualcosa cambierà

Semafori che passano da rosso a verde e lo fanno per nessuno. Ritrovi il tempo di fare un ragù la mattina, di pensare alla cena e assapori il silenzio nelle strade.

Nelle città rumorose oggi hanno più voce gli uccelli. Il primo pensiero è per chi soffre, per chi non ce l'ha fatta e per chi resiste in prima linea. Poi però ti domandi a cosa servono tutte quelle macchine parcheggiate sotto casa. Ferme. Strade troppo larghe e spazi da ripensare.

Scende l'inquinamento nelle città e tutto si consuma e invecchia di meno. Improvvisamente gli autobus che girano vuoti sembrano troppi, caspita a Roma? Alle 18, ogni sera, ti affacci alla finestra e ritrovi i vicini di casa con cui non hai mai parlato. Qualcuno suona un violino per te dal balcone, altri applaudono. Alcuni sventolano il tricolore. Cose viste durante la guerra.

Il più grande esperimento socio-economico della storia moderna. Una grossa occasione per ripensare il lavoro, l'economia, i valori e le relazioni sociali del nostro paese. Emergono gli sbagli, le paure dimenticate e la corsa a raggiungere l'inutile. Pochi giorni per tornare indietro di cinquanta anni. Chissà forse questa tragedia porta dentro di sé un bene. Vedremo.

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