All’interno ci sono importanti linee guida per l’elaborazione degli atti di gara che serviranno al rilascio dei nuovi titoli concessori di competenza capitolina e consistono principalmente in un nuovo e definitivo assetto degli spazi destinati alle diverse tipologie di utilizzazione degli arenili.
Purtroppo negli ultimi cinquant’anni le coste italiane si sono ridotte di quaranta milioni di metri quadrati, colpa soprattutto dell’eccessivo consumo di suolo e dell’urbanizzazione sfrenata. Roma presenta una delle situazione più drammatiche tra tutti i comuni italiani, con il 63% delle coste trasformate dall'uomo e nonostante le leggi vigenti che la dovrebbero tutelarle.
I ROMANI NON METTERANNO UN CENTESIMO di euro per quella che sarà una riqualificazione sostenibile delle spiagge romane che porterà più lavoro di prima, ma soprattutto trasparenza e legalità. Siamo all’anno zero e questa è una grande opportunità. Per essere più precisi vi dico che i piani economici e i progetti presentati dai partecipanti alle prossime gare pubbliche, nel caso di approvazione di questa delibera, dovranno contenere proposte che prevedano la riduzione delle edificazioni esistenti sugli arenili e l’eliminazione di elementi divisori che impediscono la visibilità del mare, tramite il rientro dei parametri all’interno dell’indice di edificabilità dettato dallo strumento urbanistico che regola le attività edificatorie di Roma. Parliamo del Piano Regolatore Generale Comunale. Torniamo agli indici originali del piano vigente che prevede misure molto stringenti.
Con il Regolamento ‘Salva Costa’ recuperiamo circa 2 km di spiagge libere attrezzate nella parte più urbanizzata e cementificata del litorale.
E' un treno che passa una volta sola: in questo momento storico possiamo strappare il biglietto per consentire a Roma di diventare competitiva nell’offerta turistica balneare e portarla verso LA TRANSIZIONE ECOLOGICA DEL MARE, sostenendo l’offerta occupazionale e sociale delle nostre spiagge. Una opportunità che preveda il giusto equilibrio tra interessi privati e quelli pubblici, garantendo che questo bene comune sia tutelato e riconsegnato al suo vero valore. Noi vogliamo finalmente vincere questa sfida.
Per info e adesioni visita il sito www.salvacosta.it
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