martedì 4 agosto 2015

SPIAGGE E CEMENTO: Legalità soltanto a parole?

Qualcuno di voi ha sentito parlare, nella grande operazione mediatica di Marino e Sabella, dello stabilimento balneare “Maresole”? Forse sono troppo importanti le persone che hanno in concessione una delle 50 case costruite sulla spiaggia di Ostia? Attori, cantanti, giudici e ballerine non si toccano. Non fanno notizia. Neanche fossero tutti del partito democratico, quello infiltrato dalla mafia. Guai a parlare di varco in quel tratto di lungomare, anche se previsto. Le concessioni sono scadute gli abusi forse sanati e la legalità sbandierata nel municipio è gabbata. Serve fare chiarezza sulla questione il prima possibile.

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DAL QUOTIDIANIODELLITORALE

Ostia, Papagni risponde all’esposto presentato da Labur. "Quante inesattezze"

Ieri l’ingegner Schiavone aveva presentato un esposto "per mancata apertura del varco a mare presso lo stabilimento balneare Maresole, quello con i villini sulla spiaggia" "Caro Andrea, mi meraviglia pensare che un collega serio e preparato come te, dica una serie di gravi e imperdonabili inesattezze sulla 'famigerata' Associazione Maresole, probabilmente anche mestando la verità". E' il contenuto della lettera scritta dall'ingegner Renato Papagni indirizzata ad Andrea Schiavone presidente di Labur. Solo ieri l'ingegner Schiavone aveva presentato un esposto a Capitaneria di Porto di Roma, Comune, Regione e Procura "per mancata apertura del varco a mare presso lo stabilimento balneare Maresole, quello con i villini sulla spiaggia". Oggi la risposta di Papagni. "La concessione Maresole - si legge ancora nella missiva di Papagni- è una spiaggia attrezzata al servizio del complesso immobiliare che vede decine e decine di singoli proprietari, regolarmente titolari e legittimati all’uso da oltre 50 anni. Non esiste nessuno stabilimento balenare Maresole né ragione sociale che obblighi all’iscrizione della Camera di Commercio. Ma poi che c’entra? Il varco di cui tu parli era un passaggio che portava dalla via Litoranea al Mare, nell’anno 1989 a confine dell’area della concessione Maresole e all’interno dello Stabilimento La Bicocca (di cui il titolare è il Sig. Marcello Milani)". Papagni pone poi degli interrogativi indirizzati sempre a Schiavone. "Ma che c’entra l’ordinanza sindacale di balneazione numero 89 del 24 aprile 2015? Ma cosa c’entra il dispositivo del Tar e del Consiglio di Stato che e stato emesso nei confronti di altre aperture di varchi? E poi, cosa c’entra l’Avvocatura Capitolina? Nei confronti di chi? Per che cosa ? Forse nessuno sa che l’edificazione dei villini ad uso residenza estiva sono regolarmente realizzati dagli anni ‘50. Ultimo punto, il fiore all’occhiello. Il Pua, tante volte tu non lo sapessi, è uno strumento decaduto da oltre 5 anni, per cui ormai inefficiente ed inefficace per nessun criterio d’uso, nè tanto meno può imporre regole e disposizioni. Caro Andrea, la prossima volta che ti serve qualche informazione esatta, fammi una telefonata" si conclude così la lettera di Renato Papagni.

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Dichiarazione del Movimento Cinque Stelle Ostia - "Ci saremmo aspettati da Alfonso Sabella una risposta politica e non un attacco personale al nostro comunicato, sulle illegalità riscontrate dalle forze dell’ordine nella gestione della spiaggia SPQR. E comunque, tanto per non essere "à la pagè", a Castel Porziano, come sul restante lungomare, Marino e Sabella da una parte usano le ruspe e dall’altra rilasciano le autorizzazioni per nuove strutture. Dopo il grande bluff dell'abbattimento dei chioschi e dei varchi, quest’ultimi in alcuni casi ripristinati a spese dei contribuenti, scopriamo che con protocollo n. 77538 del 30 giugno 2015 che il responsabile dell'UOAL del X municipio ha autorizzato ampliamenti che seppur temporanei, vengono realizzati su spiaggia protetta. Ci domandiamo a questo punto se siamo state richieste e concesse le complete e dovute autorizzazioni di carattere ambientalistico da parte delle autorità competenti. Perché, proprio la spiaggia di Castel Porziano, é famosa per aver trasformato negli anni il termine “temporaneo” in “permanente”. Anche noi non siamo "strabici" dr. Sabella, anzi ci vediamo benissimo, fin troppo potremmo dire. E per questo, daremo battaglia ad un municipio blindato che dalle dimissioni di Tassone, sta negando il democratico svolgimento dell’azione politica delle opposizioni. Non staremo con le mani nelle mani, a guardare Lei e Marino calpestare giorno per giorno la democrazia di questo territorio, attraverso l’esercizio di una legalità a singhiozzo".

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