Le 5 delibere di iniziativa popolare tra cui quella per il vigile di quartiere
Polizia di prossimità da Wikipedia
Il concetto di polizia di prossimità in senso moderno deriva da quello della polizia di comunità, sperimentata negli Stati Uniti d'America, ma certamente, soprattutto per quanto attiene alla figura del poliziotto di quartiere, trova noti esempi sin dall'inizio del Novecento in servizi di community policing garantiti da corpi di metropolitani statunitensi e nel classico "Bobby" inglese. L'esperienza francese degli anni ottanta ha concretizzato nuove modalità operative di polizia radicate sul territorio. Il modello francese è stato poi ripreso dai Paesi Bassi, dal Belgio e dalla Spagna. L'approccio operativo, ispirato dall'esigenza di avvicinare le forze polizia ai cittadini, ha la sua figura tipica nel carabiniere, poliziotto o vigile «di quartiere», che si associano nel controllo del territorio all'attività svolta dalle altre pattuglie "automontate". Per questo motivo questi operatori sono collocati nell'organico dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (U.P.G.S.P.) della Questura, per quanto attiene alla Polizia di Stato, e dei Comandi Stazione Carabinieri, per quanto riguarda l'Arma. Le "zone" o "quartieri" di pattuglia sono individuate in sede prefettizia e delimitate per aree aventi una popolazione non superiore ai 30.000 abitanti circa. La "vicinanza fisica" al cittadino è il carattere più evidente, visibile di questo modello, che tende a garantire al cittadino-utente, adeguate forme di comunicazione e collaborazione, così da coinvolgerlo nel processo di “produzione” della sicurezza, attraverso il radicamento territoriale, la conoscenza diretta dei problemi locali e la costruzione di un rapporto di conoscenza e fiducia con i cittadini. CONTINUA A LEGGERE
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