giovedì 10 aprile 2025

La città di Roma un laboratorio permanente di pace

Arriva in aula la nostra mozione per aiutare a fermare questa deriva di guerra. Roma può e deve diventare un laboratorio permanente di pace, giustizia e diritti concreti, partendo dai bisogni reali delle persone e dai quartieri più fragili. 

 A Roma abbiamo il dovere di unire cittadini, comitati e istituzioni per costruire una città giusta, solidale e partecipata, in cui la pace si traduce in mobilità pubblica, sanità territoriale, scuola accessibile, rigenerazione urbana, legalità, lavoro e transizione ecologica. 

Per questo, diciamo no al riarmo e agli 800 miliardi destinati al progetto Rearm Europe. La voce dei territori deve arrivare nei palazzi del potere, e la cultura della pace deve entrare nelle scuole e nella società. 

La pace non si proclama: si costruisce, ogni giorno, sotto casa.

lunedì 7 aprile 2025

Non ci arrendiamo, il M5S nelle piazze con chi sogna, lotta, pensa

Da una parte c’è Calenda che vuole cancellare ciò che non gli appartiene. Ma la verità è che chi costruisce consenso sull’odio, prima o poi, resta solo e rischia di essere cancellato dalla storia. 

Dall’altra parte c’è una stampa italiana che si inchina al sensazionalismo: Rita De Crescenzo ottiene più copertura mediatica di 100.000 persone in piazza per la pace. Una vergogna che dice tutto sulla crisi culturale e informativa che stiamo vivendo. 

Noi non ci arrendiamo. Continueremo a stare nelle piazze, con le persone vere. Con chi sogna, lotta, pensa. E anche con chi ama.

martedì 1 aprile 2025

Contro la folle corsa agli armamenti facciamo sentire il nostro dissenso sabato 5 aprile a Roma

Ci siamo! Questo sabato 5 aprile saremo tutti alla manifestazione nazionale organizzata dal Movimento 5 Stelle a Roma per dire basta ai finanziamenti destinati alle armi. 

L'evento inizierà alle ore 13:00 in Piazza Vittorio Emanuele II, da dove partirà il corteo che raggiungerà il palco finale in Via dei Fori Imperiali. 

È fondamentale unirci per esprimere il nostro dissenso verso l'aumento delle spese militari, soprattutto in un momento in cui il nostro Paese affronta gravi difficoltà economiche, con il caro vita e il caro bollette che pesano sulle spalle di tutti noi. Invece di destinare miliardi al riarmo, è necessario investire in sanità, istruzione e servizi pubblici, settori che stanno soffrendo per la mancanza di risorse. 

Uniti possiamo fermare questa folle corsa agli armamenti e costruire un'Italia migliore.

lunedì 31 marzo 2025

I cantieri della Capitale frutto delle scelte coraggiose del M5S

Ho avuto l’onore di essere Capogruppo durante l’amministrazione Raggi. Ho visto con i miei occhi l’impegno, la serietà, la voglia di cambiare davvero. Giuseppe da Presidente del Consiglio ha fatto lo stesso per l’Italia. 

Oggi tanti cantieri in giro non sono un caso: sono il frutto del coraggio di chi ci ha creduto nel PNRR, quando sembrava impossibile. Quel coraggio era il nostro.

venerdì 28 marzo 2025

Sabato 5 Aprile tutti in piazza a Roma per dire no alle armi!

La piazza del 5 aprile a Roma è arrivata. Unisciti a noi, ti aspettiamo con Giuseppe Conte in piazza a Roma per dire a gran voce BASTA ALLE ARMI. Ci incontreremo alle ore 13:00 in Piazza Vittorio Emanuele II per avviare insieme il corteo e raggiungere il palco finale in Via dei Fori Imperiali. Ti aspetto!

mercoledì 26 marzo 2025

il 'Rearm Europe' è un piano folle

Sono completamente d'accordo con Giuseppe Conte. Per questo abbiamo deciso di presentare una mozione in Campidoglio per invitare il sindaco a farsi ambasciatore di pace e di sviluppo presso il Governo e presso gli altri Comuni italiani. 

La guerra non risolverà i problemi dell'Italia e dell'Europa. Spendere 800 miliardi per un piano di riarmo è folle: perché non investire questa stessa cifra in sanità, istruzione, welfare, infrastrutture tecnologiche, opere pubbliche? Tutti noi, dai cittadini fino ai leader politici mondiali, possiamo fare qualcosa per cambiare la direzione che sta prendendo il mondo. 

Dobbiamo rendere chiaro che le persone non vogliono il 'Rearm Europe', ma un mondo migliore da lasciare ai loro figli. Bisogna rivedere le priorità della spesa pubblica, puntare sul miglioramento della qualità della vita e sul fare rete tra Enti locali per far sentire la voce dei territori. 

Soprattutto, ripartire dalla cultura, insegnando la pace nelle scuole. Solo così potremo spezzare la catena dell'odio e della guerra.