Per investire bene questi soldi serve una visione comune, un progetto unitario che abbia chiaro cosa deve diventare il Mare di Roma nel medio-lungo periodo.
Ma attenzione: nel 'Mare di Roma' dobbiamo includere anche il suo entroterra, perché sono due realtà inestricabili e nessuna deve lasciare indietro l'altra.
Per trovare la visione che cerchiamo serve il dialogo: non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche con le tante associazioni, imprese e individui che ogni giorno vivono il territorio.
Tante idee sono già state messe sul tavolo. C'è il Piano di Utilizzazione degli Arenili, il contrasto all'erosione costiera, ci sono i progetti M5S per l'abbattimento delle barriere sul lungomare, quelli per il recupero della Casa della Cultura e la riqualificazione del parco Willy Ferrero già avviati durante la nostra consiliatura.
Partiamo da qui, unendo anche le nuove proposte, parliamone con i cittadini e scriviamo insieme il futuro del nostro Litorale.
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