Forse è la manifestazione più affascinante al mondo, spettacolare tra i monumenti della Città Eterna. Ed è un evento che cresce e in continuo miglioramento: peccato che in città non tutti se ne siano accorti, che la manifestazione sia ancora percepita come un qualcosa di elitario, destinato a un pubblico esigente. Di super sportivi, potremmo dire.
La maratona, in sostanza, è considerata come un evento indirizzato ai runner e ai turisti, ma non ancora ai cittadini romani. Tutto ciò emerge da una ricerca dell’università La Sapienza di Roma condotta in questi giorni, ma per me era già chiaro osservandola da vicino.
Siamo di fronte a un clamoroso deficit di visibilità interno alla città e su questo forse la nostra Amministrazione potrebbe fare di più: un vero peccato non poter sfruttare al massimo tutte le sue potenzialità.
Ed è proprio in questa direzione che c'è quindi molto da lavorare, a livello di fruibilità cittadina e di potenziamento delle infrastrutture sportive, perché le maratone possano diventare un catalizzatore di attenzione e passione per i cittadini romani e non solo per il pubblico di addetti ai lavori.
Nostro obiettivo deve essere quello di farla diventare un appuntamento spettacolare, imperdibile e televisivo come fosse il derby cittadino, Roma e Lazio, o come gli Internazionali di tennis e il Sei Nazioni di rugby.
Lavorare per dare a questo settore più entusiasmo, più clamore mediatico e visibilità: in fondo si meritano tutto questo per far crescere ancora di più il mondo della corsa a Roma e nel Paese, e noi dobbiamo farci trovare pronti.
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